La Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Viareggio nasce come Compagnia del SS. Sacramento e della Carità cristiana ad opera di 14 fondatori nel lontano 18 aprile 1826. Questi i confratelli fondatori: Giuseppe Moscheni, Pasolo Passaglia, don Paolo Paolucci, Giovanni Pezzini, Giuliano Del Magro, Giovanni tonelli Pallavicini, Tito Cesare Merli, Giovanni Lunardi, Giovanni Belli, Stefano Baroni, Paolo Baroni Comparini, Alessandro Tolomei, Antonio Landucci e Pasquale Dinelli. Il 17 ottobre 1826 Alfonso Cittadella, gonfaloniere della città e commissario della Regia Marina, viene ammesso tra i fondatori del sodalizio. La Confraternita nasce con l’intento di portare soccorso ai miseri, di sostenere gli afflitti e di dare degna sepoltura ai defunti. In Viareggio, già esisteva una confraternita denominata della SS. Annunziata; con questa da parte della nenoata Confraternita si prendono accordi per lo svolgimento di processioni e servizi. Ci si accorda anche con i Padri superiori del Convento di S. Antonio per l’uso dell’unica chiesa parrocchiale esistente in Viareggio in quel periodo. Nel febbraio 1827 Tito Cesare Merli viene nominato primo segretario, Giuseppe Mosceni proposto, Paolo Passaglia primo priore, Giovanni Pezzini secondo priore, Stefano baroni terzo priore. Si procede alla nomina delle cariche di tesoriere, cancelliere e inviatore. Il 4 marzo 1838 la compagnia non ha più la denominazione di Compagnia del SS. Sacramento e della Carità cristiana ma si scinde in due disgtinti sodalizi, uno denominato Compagnia del SS. Sacramento, l’altro Compagnia della Carità cristiana (l’attuale Misericordia). Questa si pone sotto l’invocazione e gli auspici del SS. Crocifisso di Maria SS. Addolorata.

Scopo della Compagnia della carità cristiana è l’operoso impegno cristiano per sollevare le miserie umane. Si tratta di un impegno di cattolici laici che possono collaborare ma non dipendere dall’autorità ecclesiastica e questo verrà fermamente sostenuto nel 1856, quando la Confraternita si rifiuterà di sottoporre al sindacato dell’autorità ecclesiastica i suoi registri. Inizialmente, le adunanze della Confraternita si tengono presso la chiesa parrocchiale o presso la residenza del Proposto. Anche gli strumenti di lavoro impiegati nei servizi mortuari e in quelli di assistenza agli infermi vengono riposti in locali prossimi alla parrocchia. Ben preso si avverte l’esigenza di avere un luogo, un oratorio di loro proprietà in cui poter liberamente celebrare le proprie funzioni ed anche un luogo dove riporre i mezzi di cui la Confraternita dispone. In un primo tempo ci si accorda con i padri Francescani per destinare alla Compagnia un locale della chiesa parrocchiale dove erano in corso lavori di restauro. La compagnia avrebbe contribuito alle spese di ristrutturazione dei locali adiacenti alla chiesa ed in cambio ne avrebbe potuto usufruire.Dal 1854 al 1868 le notizie che abbiamo riguardo alle attività svolte dalla confraternita sono lacunose dato che durante la seconda guerra mondiale, nello sfollamento della Misericordia a Pieve di Camaiore, sono andati perduti i registri delle delibere ed altro materiale documentario prezioso per ricostruire la storia dell’ente in quegli anni.

Il 22 giugno 1889, durante un’adunanza di tutta la Confraternita, si dà lettura dello statuto della Venerabile Confraternita di Misericordia che entra in vigore dopo ulteriori cambiamenti dal primo 1° gennaio 1892. Col decreto regio del 19 gennaio 1896, la Confraternita viene classificata e riconosciuta tra le opere pubbliche di beneficenza soggette alla legge 17 luglio 1890 n°6972. Grazie al riconoscimento giuridico, i confratelli possono acquistare la casa Guidone adiacenti ai locali della Confraternita e ingrandire i locali della sede dell’Istituzione. Nel 1897, la Confraternita approva un nuovo Statuto che va a sostituire quello approvato nell’adunanza generale del 1891. Si tratta dello statuto ancora in vigore, tranne alcune piccolissime variazioni. Con lo Statuto del 1891, le decisioni importanti non vengono più prese da tutta la Confraternita, ma da un consiglio di 24 persone eleggibili e che rimangono in carica per tre anni. Ogni anno, un terzo del consiglio scade e viene rieletto. Le elezioni si tengono in una domenica di novembre e ad esse prendono parte tutti i confratelli e dal 1975 anche tutte le consorelle. Nel 1896 si parla della nomina a Presidente onorario S.A.R. Il principe di Napoli.

Dal 16 aprile 1896 è stato reso operativo un ambulatorio con alcune camere di degenza, così da evitare agli infermi di recarsi presso l’ospedale di Lucca.Infatti, Viareggio avrà un proprio ospedale solo dopo la prima guerra mondiale. Si provvede quindi all’acquisto di mezzi di trasporto più efficienti, sia per il trasporto dei feriti (carro lettiga a trazione umana) sia per quello mortuario. Alcuni confratelli istituiscono all’interno della Confraternita la Società naufraghi e incendi, pronta a intervenire in caso di pericolo in mare o in caso di incendo. Per questo, il 1 febbraio 1901, viene approvato lo statuto che riguardava la suddetta società. Si fa quindi strada tra i membri del pio sodalizio, il desiderio di poter avere anche un cimitero di proprietà della Confraternita che possa raccogliere tutti i confratelli e le consorelle che lo desiderano. Particolarmente dinamica è stata l’attività svolta dalla confraternita durante la prima guerra mondiale, sia nel trasporto dei feriti che dei morti. L’attività svolta in questo periodo viene riconosciuta con il conferimento della Medaglia di Bronzo al merito della Sanità Pubblica. Il carro lettiga a mano e il carro lettiga trainato da cavalli non sono più adatti per quest’epoca e vengono progressivamente sostituiti da autoambulanze, dapprima meno perfezionate poi sempre più efficienti e attrezzata. La prima ambulanza definita “un carro angoloso e rozzo, sbuffante e traballante) dal dottor Raimondo Del Prete, viene usata a partire dal 5 dicembre 1920. Essendo Viareggio una località particolarmente affollata nel periodo estivo, si sente il bisogno di allestire un corpo di pronto soccorso che sia velocissimo nei propri interventi: per questo viene istituito il Plotone ciclistico.

Viareggio richiama anche molti disoccupati i quali sperano di trovare qualche occupazione stagionale che permetta loro di ricavare del denaro; si sente l’esigenza di costruire un luogo di ricovero per chi si trova nella cittadina versiliese senza una lira in tasca. È per questo che si inizia a parlare della costruzione di un asilo notturno. Per ricavare denaro da destinare alla costruzione del suddetto asilo notturno, si propone di realizzare un circolo ricreativo dove i soli confratelli possono acquistare liquori, vino e caffè. Intanto nel 1924 un grave lutto colpisce la Confraternita: viene a mancare il confratello M° Giacomo Puccini; a lui la confraternita decide di far celebrare una solenne Messa da Requiem nella chiesa di S. Francesco.

Nel maggio 1925 si interessa dell’asilo notturno anche il sindaco di Viareggio, che promette di cercare di far giungere a questa iniziativa delle sovvenzioni. Inoltre è proprio  alla presenza del sindaco che viene fatta la proposta di intitolare  l’erigendo asilo notturno a S.M. Vittorio Emanuele III. Il 7 giugno  1925 in ricordo della promulgazione dello statuto, viene affissa una lapide recante una epigrafe di dedica a Vittorio Emanuele III, dettata dal prof. Panichelli. Nel 1926 la festa del centenario della Confraternita viene posticipata al 26 settembre per dar modo al Re di presenziarvi, approfittando della sua residenza autunnale nella tenuta di S. Rossore. In quest’occasione il Re visita tutti i locali della Misericordia rimanendo ben impressionato dall’efficienza dell’ente.

Nell’aprile del 1927 si parla di costituire il corpo pompieri all’interno della Confraternita; l’inaugurazione del corpo e della prima autopompa viene organizzata per il 12 giugno 1927, sotto la guida dell’allora tenente Angelo Bertolozzi. La presidenza della Confraternita è retta fin dal 1889 dal dott. Raimondo Del Prete che muore nell’aprile 1937, lasciando un grandissimo vuoto nella Misericordia. A lui saranno dedicati nell’anno  successivo l’ambulatorio, i cui locali saranno rinnovati e una nuova  ambulanza.

Nel luglio 1937 si parla della necessità di costruire all’interno del cimitero della Confraternita una chiesa per espletare le sacre funzioni. Per la realizzazione di un luogo di culto nel camposanto Ottorino Ciabattini dona alla Confraternita un  proprio “villino” con l’impegno che i denari ricavati dalla vendita  all’asta siano usati proprio per l’erigenda chiesa. Diverse sono le persone che si cimentano nel preparare un progetto di chiesa da realizzarsi nel camposanto e fra tutti viene accolto nel 1940 quello dell’architetto Italo Baccelli. L’opera sarà portata a termine solo con la primavera del 1943, dopo un periodo molto travagliato a causa dell’entrata in guerra dell’Italia.

Sempre nel 1940 la Confraternita ottiene riconoscimento ecclesiastico del suo ingrandirsi continuamente attraverso un “breve” del Pontefice Pio XII che le  conferisce il titolo di Arciconfraternita. Gli anni dal 1943 al 1945 furono anni terribili in cui i confratelli furono impegnati a raccogliere i corpi straziati dalle
bombe delle incursioni aeree; diversi sono gli episodi ancora vivi nella memoria di chi ha vissuto quegli anni tormentati. La guerra aveva privato la Confraternita di tutti o quasi tutti i mezzi di trasporto impiegati nei trasporti degli infermi e dei defunti.  La Confraternita poteva ormai contare soltanto su un chassis che per sottrarlo all’ingordigia tedesca, era stato murato nel cimitero ed ora a guerra finita veniva nuovamente messo in funzione. I confratelli riuscirono a recuperare nella zona di Chioggia un altro mezzo che  era stato depredato e poi abbandonato dai tedeschi. Affettuosamente questo mezzo ritrovato venne chiamato “Il Chioggiotto” e grazie al grande amore e attaccamento dei confratelli per i propri mezzi di  soccorso restò in funzione fino al 1955.

L’11 gennaio 1953 venne fondato il Gruppo donatori sangue “Fratres” all’interno della Misericordia guidato dal dottor Roberto Bechelli. Per incentivare l’iscrizione al gruppo ogni volta che ci si recava a fare una donazione si riceveva un buono alimentare. In questi anni le tecniche di soccorso hanno fatto passi da gigante e il 29 maggio 1956 la Confraternita decide di acquistare dalla Pubblica Assistenza Croce Bianca di Savona un polmone d’acciaio mobile installabile su autolettiga; l’inaugurazione di questa nuova attrezzatura viene fatta il 3 luglio 1956.

Nel 1960 nel seno della Confraternita viene istituito un gruppo sportivo denominato “Sporting Club Vigor”. La Misericordia è sempre stata particolarmente attenta alle necessità delle classi più deboli ed indifese. È con questo spirito  caritatevole che si è presa cura anche dell’infanzia gestendo, inizialmente  attraverso un Comitato di Amministrazione, poi direttamente un istituto per la cura dell’infanzia intitolato ad Elisabetta De Sortis, dal nome cioè della sua fondatrice.

Dal 1974 la Confraternita provvede alla gestione diretta di tutte le operazioni inerenti la cura dei defunti, il trasporto e la sepoltura; precedentemente invece la Confraternita si limitava a fornire i mezzi di trasporto e i confratelli per il corteo delegando ad imprese funebrile altre pietose operazioni.

Col 1974 entra in funzione un laboratorio di analisi cliniche e chimiche, che è rimasto in funzione fino al settembre 1994. Un’importante conquista per le consorelle si ottiene nel luglio 1975 quando viene modificato il corpo elettorale a cui è affidato l’incarico di provvedere annualmente al rinnovo del Consiglio della Confraternita: anche le consorelle possono prendere parte alle votazioni per il rinnovo del Consiglio.

Dal 1987,  la Confraternita ha allestito un centro dialisi. Col 1992 viene decretata la natura privata dell’ente, non più  riconosciuto IPAB e viene pertanto a cessare la disciplina di leggi e  regolamenti di attuazione e norme correlative. Ora è iscritto nel pubblico registro delle persone giuridiche private.

Il Capoguardia Benemeritissimo Raimondo del Prete per 48 anni Presidente della Misericordia

La sede storica della Misericordia di Viareggio

La Sede storica della Misericordia di Viareggio

Primo registro della Compagnia del Santissimo Sagramento e della Carità cristiana

Convento di S. Antonio: iniziale sede di riunione della Compagnia del Santissimo Sagramento e della Carità Cristiana

Un mezzo storico in dotazione all’Arciconfraternita.

Un altro mezzo storico in dotazione all’Arciconfraternita.

Postazione di Pronto Soccorso con polmone d’acciaio.

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