Comunità Educativa per minori "Elisabetta De Sortis 1 e 2"
Dalla comunità educativa per minori “Elisabetta De Sortis”, attiva sin dal 1926, servizio residenziale che accoglieva minori in età compresa tra i tre e gli undici anni per i maschi e i tre e i diciotto per le femmine, per un numero massimo di 25 ( risoluzione del Consiglio Regionale della Regione Toscana del 20/03/1990 ) sono nate, in attuazione della Legge Regionale Toscana n.41/2005 due realtà residenziali con funzione socio educativa denominate Comunità educativa per minori “Elisabetta De Sortis 1” casa di accoglienza per l’infanzia 3/11 anni e Comunità educativa per minori “Elisabetta De Sortis 2” casa di accoglienza per l’infanzia 12/18 anni per femmine, che possono ospitare ciascuna sino ad un massimo di n. 12 minori in regime residenziale, di cui 2 posti riservati a ricoveri temporanei e n. 5 minori in regime residenziale
I minori vengono assegnati alla struttura a seguito di provvedimenti del Tribunale per i Minorenni, su segnalazione dei Servizi Sociali delle varie Ausl o dei Comuni della Regione, in caso di disagio personale e/o familiare, e in caso di deprivazione morale e materiale.
All’interno della comunità è prevista la presenza stabile e attiva di una équipe di educatori di ambo i sessi, i quali, in base ad una precisa turnazione, condividono con i ragazzi i tempi e gli spazi della struttura.
Per ogni minore accolto viene redatto dall’équipe interna e dai servizi sociali un progetto educativo individuale, con il quale viene definito un iter operativo a cui attenersi.
Obiettivi principali del servizio sono:
- Tutelare e salvaguardare il benessere dei minori
- Garantire agli ospiti condizioni di vita e opportunità di crescita il più simili possibile a quelle di tutti i ragazzi inseriti nel contesto familiare di appartenenza
- Prevenire fenomeni di disagio e devianza da parte del minore
- Agire in sinergia con i servizi sociali e le autorità competenti
- Accompagnare il minore in un percorso di rielaborazione del vissuto personale, in modo che possa gestire al meglio la propria affettività
- Promuovere, nel minore, lo sviluppo dell’autonomia personale, tenendo conto delle fasi di vita/crescita
- Accompagnare i minori nei processi di socializzazione e nell’attivazione di risorse personali e sociali
- Sviluppare nel giovane la coscienza di sé, attraverso un percorso di affrancamento nello sviluppo cognitivo e nel processo di apprendimento
- Sostenere il minore nel recupero della fiducia nei confronti dell’adulto
- Mantenere con la famiglia di provenienza del minore, salvo diversa prescrizione da parte delle autorità competenti, un rapporto costante e partecipe, in vista, laddove possibile, del rientro del minore in famiglia
- Preparare il minore al reinserimento familiare.
Per il raggiungimento di tali obiettivi, vengono poste in essere le seguenti azioni:
- Costanti rapporti con i Servizi Sociali e le autorità giudiziarie, al fine di agire in maniera coordinata nei confronti dei minori
- Settimanali riunioni di équipe e con il Coordinatore della struttura, in modo da garantire la puntuale analisi del progetto educativo individuale
- Incontri del minore e degli educatori con la famiglia di origine
- Accompagnamento del minore nel normale iter scolastico e/o nella formazione professionale
- Partecipazione dei minori ad attività ludico-ricreative
- Partecipazione dei minori ad attività sportive, scelte in base ai gusti e alla predisposizione personale
- Periodiche visite mediche e prestazioni specialistiche contingenti
- Costante e regolare accompagnamento dei minori che ne hanno necessità a visite psicologiche
L’istituto c.d. “INFANZIA ABBANDONATA E ORFANOTROFIO DE SORTIS” è sorto nell’anno 1923 per l’iniziativa di benemeriti cittadini, in seguito alla donazione dei terreni e della costruzione della struttura da parte della baronessa Elisabetta De Sortis.
Oggi si struttura come un servizio residenziale e semiresidenziale in favore di minori disagiati mediante due comunità a dimensione familiare capaci di ospitare complessivamente sino a 34 minori ricompresi dalla fascia 3-18 anni e si caratterizza come risposta articolata ed integrata al sistema di rete dei servizi sociali preposti alla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.
All’interno del complesso immobiliare vi è un locale mensa che prepara esclusivamente i pasti ai giovani ospiti.
Gli arredi acquistati grazie al contributo assegnato dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca hanno permesso di rendere le stanze più fruibili per i giovani ospiti, e l’attrezzatura destinata alla cucina ha permesso un ammodernamento della stessa.